martedì 8 marzo 2011

A un passo da ciò che soltanto ieri mi sembrava un sogno impossibile.

A volte sento una spasmodica voglia di scrivere, poi mi siedo davanti al pc e mi riscopro senza parole. Forse è solo un modo per sentirmi più leggera...? Chi lo sa.
Oggi è venuto a trovarmi mio cugino, ho passato 5 ore insieme a lui in camera mia, a parlare (anche se io avrò pronunciato 20 frasi in tutto rispetto a lui... -.-)... però quando parlava mi sembrava di sentire me, forse per quello non trovavo niente da contestare o rispondere.
Amo ascoltare quello che gli altri hanno da dire, se rappresenta le mie di parole.
Cosa mi ha detto lui?
In breve... che ama scrivere, da quando era piccolo (come me), mi ha fatto leggere dei suoi testi e sono rimasta incollata al portatile senza trovare parole...
Non so, vi ricordate i post che scrivevo tempo fa, quelli vuoti, pieni, descritti con parole macabre e tristi...? Ecco. Lui mi diceva che periodi così ne ha passati tanti.
Volevo aprire bocca, volevo gridare "Anche io ho sofferto così! Anche io, mi sono tagliata, ho vomitato per mesi e mesi perchè il mio amore non era corrisposto...".
Invece mi sono limitata ad un sorriso consenziente, pacato.
Sennò avrei detto tante, troppe cose.
Abbiamo anche suonato. Sì... ora non vorrei sparare una (bip) cazzata, e soprattutto non elogiarmi o cose del genere... però lui vuole diventare musicista... mi ha detto che ha in programma di fare un Cd con pezzi suoi che già ha composto, e che vuole vendere dei libri suoi di poesie...
Dato che suono il pianoforte, mi ha chiesto di accompagnarlo in uno dei suoi pezzi e io ho provato... lui mi è sembrato davvero soddisfatto, e ci siamo accordati per andare a registrare il suo pezzo in una casa discografica (mi sembra) a Milano, agli inizi di aprile.
Lui ha già detto che porterà anche me. E... beh... sinceramente? Non lo so.

Mi sembra tutto così quasi incredibile... voglio dire, sono appena uscita da un periodo da incubo e già io non riesco a capacitarmi di essere quella che sono...
Sono grassa? Sono magra? Non so più niente. Nello specchio vedo solo Laura. Laura. Laura e basta. Chi è Laura? Cosa vuole davvero? Se ci sta mettendo tutto questo impegno è perchè ha trovato la sua strada? Chi lo sa.
Ultimamente mi sto dedicando così tanto al piano che mi riesce naturale fare le scale in tutti gli accordi velocemente dall'ultimo al primo tasto del pianoforte. A volte mi viene da chiedermi se quella che sta suonando sono davvero io.
A voi sono mai capitate delle crisi... di assenza?
Voglio dire... magari non riuscite a capacitarvi di sapere fare qualcosa di così grande...
eppure non faccio che ripetermi "Ce la posso fare, ce la posso fare. Sì, ce la farò".
Non faccio che pronunciare dentro di me queste parole.
E' il primo grande passo che sto facendo, dall'uscita dell'inferno.

Vi chiedo scusa per non essere più passata a commentare i post...e ultimamente sto poco anche sul blog. Cosa faccio? Non vado a scuola. Mangio (senza abbuffarmi), cerco di continuare a bere litri di acqua e muovermi per bruciare calorie. Studio. Ascolto musica. Suono.
Solo se suono riesco a sentirmi davvero completa.
Ora non è più il cibo a riempirmi, ma la musica. E' strano, ma bello.

Prima ho sentito mio padre che diceva che Guido era di sotto, con mio fratello in stube.
Nemmeno a farlo apposta... qualcosa mi ha spinta a sedermi ancora al pianoforte, gridare ciò che avevo da dire... pigiare sui tasti con violenza quelle canzoni che lui conosce bene, sapendo che le avrebbe sentite. Eccome se le avrebbe sentite.
Non ero io. Mi stava parlando la vera Me, che per tutto questo tempo è stata oppressa in un corpo che non le apparteneva, viveva una vita che non era la sua... è questa la verità.
Ho pensato questo:
"Stronzo, bastardo... lo vedi? Lo vedi come so suonare grazie a te? Sì, proprio grazie a te... se sono quella che sono è grazie a te, al fatto che esisti e che ti ho amato.
Se non ti avessi amato io non avrei realizzato niente. Niente".
E volevo che mi sentisse.
Volevo che pensasse che io non sono più la ragazzina insicura di mesi fa... quella che lui insultava e criticava. Ora non ha neppure il coraggio di guardarmi negli occhi.
Ora non mi cerca più. Perchè sa che vedrebbe una donna. E ha paura.
Io invece lo penso.
Lo penso cercando di non provare niente. Ci provo. E forse è così.
Mi scorrono davanti agli occhi immagini sbiadite del passato, che fino a ieri mi sembravano tutto quanto...e so che non voglio dimenticarle.
Non posso dimenticare chi mi ha resa la ragazza/donna che sono.
Non posso dimenticare lui... perchè è una parte di me.
Perchè dovunque vado, io penso a Guido... non come prima, non sentendo il batticuore... semplicemente... penso a quanto una persona che mi ha usata così tanto, così fredda, indipendente, che così non aveva niente a che fare con me... penso... che mi ha cambiato la vita.
Ora non voglio elogiare nemmeno lui... ma è così.

Ho smesso di aspettarlo.
Ho smesso di sognarlo.
Ho smesso di cercarlo.
Non ho smesso di fare due cose: sperare e amarlo.
In fondo so che dentro di me io lo amerò sempre... so che segretamente attendo il momento in cui tornerà a cercarmi, anche se forse non verrà mai.
So che quando mi fermo per un istante vedo lui... e mi chiedo che cosa stia facendo. Forse è anche abitudine... ma lui ora non vuole vedermi, e la cosa mi da dei dubbi.
Non vuole vedermi perchè è fidanzato.
Ma quando non lo sarà più... quando non lo sarà più io avrò un'altra vita e basta.
Siamo costretti a vederci per via di mio fratello, quindi probabilmente lo vedrò ancora per altri 10 anni, perchè bene o male la mia casa sarà questa.
Ok la smetto.
Scusate, devo smetterla di pensare al futuro, illudermi di speranze....
il futuro non lo conosce nessuno.
Tutto può accadere.
Ma ormai non mi spaventa più niente.

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